venerdì 28 marzo 2014

LA MALATTIA SOCIALE

Oggi una mia amica ha avuto un attacco di panico, per una decina di minuti ha avuto vertigini, ansia, mal di stomaco e nausea; successivamente ha accusato stanchezza e perdita di forza nelle gambe e infine è stata sopraffatta dalla temuta tristezza con conseguenti pianti e lacrime, causate dal senso di colpa per non essere "normale" e non sentirsi adeguata alla situazione.

 E' da un po' di anni che questa mi amica segue una cura antidepressiva, cerca sempre di venirne fuori, vuole spesso diminuire le dosi della pastiglia, fino a farne definitivamente a meno ( sempre sotto controllo e consiglio del suo medico), ma non è mai riuscita a eliminarla.
Questa dipendenza fa in modo che lei si senta ancora peggio, che si sente "diversa" ( e noi sappiamo cosa vuol dire sentirsi diversa dagli altri, non conforme alla società e anormali, avere qualcosa che non funziona bene e che non ci fa sentire adeguate).
Questa sensazione è amplificata dal marito che ovviamente,(come tutti quelli che non trovandosi nella situazione non riescono a capire la serietà della situazione e le sensazioni e i sentimenti della persona).
Alla fine ha chiamato il suo medico e BEFFA DELLE BEFFE le ha aumentato la dose.
Purtroppo non basta aumentare la dose per un benessere immediato, quindi per ora la mia amica è ancora depressa (non cucina, non pulisce, non si prende cura di marito e figli, e neanche di sé stessa, dorme tutta la giornatae trascura la sua vita).
Speriamo che le passi al più presto e... se la pillola fa in modo che lei stia bene, che la prenda tutta la vita!!!!chi se ne frega!!!!...
Speriamo che il marito riesca a comprenderla e a capire che non è importante che la moglie prenda una pastiglia oppure no, ma il necessario è che lei stia bene, in questo modo starà bene anche l'intera famiglia.

FORZA AMICA MIA..GUARISCI PRESTO E FREGATENE DELLA PILLOLA DELLA FELICITA' ( come la chiami tu).

Che brutta bestia è la depressione, con tutti i suoi annessi e connessi ( attacchi di panico, ansia, tachicardia, vertigini, isolamento...) che si ripercuotono sulla vita quotidiana e sociale.

Mi dico sempre che sono molto fortunata a non averne mai sofferto, ma poi avendo l'esperienza della mia amica, essendo, quindi, molto a contatto con i sintomi e conoscendo troppo bene tutte le metodologie e le mentite spoglie sotto cui si mostra questa maledetta...mi rendo conto che:

1 Soffro di insonnia da sempre...la mia insonnia è dovuta all'ansia...anche se sono sempre riuscita a tenerla sotto controllo.
2 Soffro di ansia da sempre ( ho avuto spesso tachicardia, insonnia causata da ansia, ecc...)
3 Ho avuto due episodi  di attacchi di panico e me ne sono accorta solo successivamente.

 La nostra è purtroppo "una società malata",  la quotidianità è diventata sempre più stressante, sono quindi arrivata alla conclusione che tutti siamo un po' depressi.
Ognuno di noi ha un disturbo sociale:
-LA DEPRESSIONE: c'è chi si fa prendere dalla tristezza, dalla solitudine e cade in depressione.

-STRESS: Alcune persone per non pensare ai problemi, si dedica a mille cose e alla fine cede allo stress.

-ESAURIMENTO NERVOSO: Infine c'è chi dedica il suo tempo ad attività mentalmente impegnative, a mille hobbies e a molte attività socialmente impegnative, fino ad arrivare all'esaurimento.



5 commenti:

  1. Purtroppo so bene di cosa parli..mio marito Carl ha sofferto a lungo di depressione, ha preso medicine e ha seguito anche una psicoterapia. Anche io a causa della Ricerca ho avuto un periodo molto buio, e ho cercato l'aiuto di una psicologa, anche se non ho mai preso medicine. Il consiglio che posso darti per la tua amica è quello di sottoporsi anche alla psicoterapia, se già non la fa...perchè le medicine eliminano il disturbo, ma per evitare che torni sempre bisogna affrontare i problemi alla radice, e quelli sono solo dentro di noi..è un percorso lungo e difficile ma ne vale la pena....e in effetti è la società di oggi che ci porta ad ammalarci, è troppo piena di pressioni e modelli di perfezione e normalità "irreale" da seguire....non è semplice mantenersi integri! Però l'importante è non aver paura di affrontare noi stessi!!!

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  2. Grazie del consiglio, ma sono 10 anni che è in questo "limbo" quindi credo che abbia fatto tutto.
    La mia paura infatti è quella di caderci anche io, a causa di questa ricerca, spero di essere abbastanza forte da contrastarla...speriamo bene e in bocca al lupo per tutto anche a te!

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  3. mi spiace per tuo marito, ma sono contenta che ne sia uscito...tu come hai fatto a non caderci completamente e a uscirne...io non so se ce la farò a resistere ancora per molto

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  4. Dunque, come ho fatto.....per un pò sono stata in bilico..poi ho deciso che avevo bisogno dia iuto e sono andata a parlare con una psicologa..e ci sono andata per circa 8 mesi..mi ha aiutato tanto, potermi sfogare senza paura del giudizio, e è stato un bel viaggio dentro me stessa...poi anche il blog mi ha aiutato tanto, capire che non ero sola e che le stesse cose le stavano affrontando anche tante altre coppie...e poi anche il buddismo, che pratico da 4 anni, è una cosa che mi dà forza e mi fa ripartire ogni volta che inciampo....

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    1. Eh si...parlare con qualcuno senza essere giudicato aiuta tanto, infatti io da quando ho il blog e parlo con voi che capite benissimo la mia situazione, mi sento meno in ansia e meno sola...GRAZIE!!1spero di resistere ancora per molto.
      Ci aiuteremo a vicenda...siamo forti in fondo...abbiamo superato tante cose...FORZA RAGAZZEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
      baci baci baci

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